Green Pass ai non vaccinati

Non poteva andare diversamente: ognuno ha diritto di non vaccinarsi e di non essere discriminato. Grazie alla petizione su change.org, firmata da centinaia di migliaia di cittadini italiani, grazie alle continue pressioni dei No Vax sul mondo politico e sulla società in generale e, forse, più per paura di perdere voti che non per ammissione di colpa, o per paura di conseguenze più serie come la class action promossa da due rinomati studi legali nei confronti del ministero della salute, il ministro Roberto Speranza ha annunciato, poche ore fa in conferenza stampa, che il nuovo DPCM in materia Covid-19 mirerà a concedere il famigerato Certificato Verde, o Green Pass che dir si voglia, anche ai non vaccinati, purché asintomatici.

È ancora presto per festeggiare, perché non sono ancora state approvate ufficialmente le modalità di ottenimento del certificato, su cui l’Europa potrebbe voler dire la sua, ma secondo quanto riportato dal ministro Speranza, si sta cercando di garantire a tutti i cittadini italiani e non, il diritto ad esercitare effettivamente quella cittadinanza in loro possesso, o quel diritto alla convivenza per chi non sia cittadino italiano, senza sottoporre chi non voglia vaccinarsi ad un T.S.O. quale di fatto è attualmente il vaccino.

Al vaglio del parlamento ci sono alcune ipotesi. Matteo Salvini, dopo le recenti dichiarazioni che sembravano voler ostacolare i No Vax chiedendo rafforzamenti del Green Pass, ora scopre le carte, mostrando quali fossero le sue intenzioni fin dall’inizio. Suggerisce che il Green Pass per i No Vax, quando sarà operativo a partire dal mese prossimo, sia parificato a quello dei cittadini italiani vaccinati, ovvero quello che ora chiamano Super Green Pass.

Di diverso avviso, ma non troppo distante politicamente parlando, sembra essere Roberto Speranza, che preferisce una soluzione intermedia che permetta a tutti, indipendentemente dalla cittadinanza, No Vax inclusi, di usufruire solo dei servizi essenziali e di andare a lavorare, senza dover fare l’inutile tampone ogni due giorni.

A prescindere da cosa permetterà di fare, la modalità per ottenere il nuovo Certificato Verde per i non vaccinati sarà semplice e veloce: un servizio online, fornito sia sul sito del ministero della salute che nella prossima versione della app Immuni, permetterà ai cittadini di autocertificare quotidianamente l’assenza di sintomi riconducibili al Covid-19 per ottenere in pochi secondi il nuovo Green Pass, valido per una giornata.

Un paio di click e via, proprio come avrebbe dovuto essere fin dall’inizio: non si presume più la colpevolezza, trattando i cittadini liberi e non vaccinati come se fossero scarti di un lazzaretto, ma, in compenso, si faranno controlli molto severi sulle autocertificazioni. I medici di base e le guardie mediche potranno chiamare o videochiamare sul cellulare, a campione, quei loro assistiti che avranno ottenuto in giornata il nuovo Green Pass e verificare che effettivamente siano in buona salute e senza sintomi da Covid. Chi sarà scoperto a “fare il furbo” sarà passibile di multa da 100 a 2500 euro, a seconda della gravità della situazione, e potrebbe anche perdere definitivamente il diritto al Green Pass in caso di reiterazione del reato.

La nuova app Immuni permetterà di ottenere il Green Pass in pochi secondi

La soluzione sembra piacere a tutti, a destra e a sinistra: anche Mario Draghi si è detto favorevole, ma solo dopo aver incassato un parere moderatamente positivo in sede europea, che comunque potrà ancora chiedere modifiche alla nuova legge, soprattutto in materia di modalità di ottenimento del nuovo Green Pass, qualora le ritenesse necessarie.

Non resta che attendere gli sviluppi, quando questi emendamenti saranno inseriti nel nuovo DPCM ed il nuovo Green Pass sarà finalmente inclusivo.


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